Il metodo S.M.A.R.T. è un modello per la definizione degli obiettivi.
Così, se hai un discorso di presentazione in un evento o una presentazione commerciale, sarà utile usarlo per chiarire l'obiettivo del tuo discorso.
"Qual'è il principale messaggio che vuoi lasciare al pubblico? Qual'è l'obiettivo?": a queste domande ho già sentito rispondere in maniera poco delineata e generica, diversi public speakers. Probabilmente non avevano usato il metodo S.M.A.R.T.
S.M.A.R.T. è un acronimo in cui ogni lettera definisce una delle caratteristiche che l’obiettivo deve avere per poter essere facilmente trasformato nel risultato desiderato.
Questo acronimo, nel tempo, è arrivato a significare cose diverse per persone diverse, ma la versione più accreditata, è quella qui sotto riportata.
Secondo questo modello, per assicurarti che i tuoi obiettivi siano chiari e raggiungibili, dovrebbero essere:
L’obiettivo deve essere chiaro e specifico, ed altrimenti non sarai in grado di concentrare i tuoi sforzi o sentirti veramente motivato a raggiungerlo.
Affinché l’obiettivo sia chiaro e specifico deve rispondere alle 4 domande “W”:
Per fare un esempio, un discorso fatto da un socio di una startup potrebbe essere pianificato per: attrarre capitali di investitori (What), che servono a lanciare campagne di pubblicità della startup per i prossimi 12 mesi (Why); ascolterà il pitch un pubblico di business angels e aziende interessate ad investire in statup tecnologiche (Who) e il discorso sarà fatto allo Statup Weekend di Milano (Where).
Così, non sembra esser chiaro l'obiettivo del pitch (con la definizione del "what" e "who") per questo socio della startup Watly. Infatti nel video, alla sezione di domande aperte (puoi vedere dopo 3 minuti di presentazione-pitch) viene chiesto allo speaker, da un'investitore: "Ma cosa ti aspetti da noi? Non ci hai chiesto nulla".
Al minuto 25' l'incipit del discorso cattura decisamente l'attenzione, però poi....
L’obiettivo deve essere misurabile, così da poter monitorare i tuoi progressi, sostenere la motivazione ed avere un metro di misura o un’evidenza del raggiungimento dell’obiettivo.
Affinché l’obiettivo sia misurabile dove rispondere alle seguenti domande:
Nel public speaking potresti quindi definire quante persone vuoi che siano presenti all'evento. O quante persone, alla fine del discorso, seguiranno il tuo invito all'azione che, di solito, si pianifica in fondo al discorso.
Oppure potresti porti l'obiettivo numerico di quante persone ti chiederanno il contatto (biglietti da visita, email, connessione Linkedin), per saperne di più.
Il tuo obiettivo deve essere realistico e raggiungibile. Magari ambizioso, ma commisurato alle tue risorse e capacità.
In altre parole, dovrebbe espandere le tue abilità ma rimanere comunque possibile.
Affinché l’obiettivo sia raggiungibile deve rispondere a domande come:
Questo passaggio consiste nell’assicurarti che il tuo obiettivo sia importante per te.
Prima di scegliere di dedicare tempo, risorse, denaro (ad esempio, potresti pagare un grafico, per sistemarti le slides, o potresti investire in public relations, per aumentare il richiamo all'evento dove parlerai) alla preparazione del discorso, è importante chiedersi se ne vale davvero la pena, analizzando il rapporto costi/benefici e assicurandoti che si allinei con altri obiettivi correlati.
Ogni obiettivo ha bisogno di una scadenza su cui concentrarsi e qualcosa su cui lavorare.
Questo criterio ti aiuta a impedire che le attività quotidiane abbiano la priorità sugli obiettivi a lungo termine.
Solitamente un obiettivo “legato” al tempo risponde a queste domande:
Con questi 5 punti definiti, avrai maggiore visione nella stesura del tuo discorso e degli argomenti da mettere in priorità.
E se chiederai aiuto ad un coach per la preparazione del tuo discorso, questi sarà in grado di consigliarti in maniera ancora più precisa.
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