L’obbiettivo più ambito per un oratore non è appena fare un discorso efficace. É fare un discorso che sia anche memorabile.
Ma creare un contenuto che sopravviva nella memoria dell’uditore non è banale. Secondo ricerche, il pubblico dimentica il 90% di quello che ha ascoltato durante un evento di formazione, dopo appena 1 settimana.
Per raggiungere questo obiettivo di memorabilità si possono usare delle tecniche, ad esempio:
Ovviamente, il contenuto delle figure retoriche o dello storytelling non deve essere già stato sentito: come spiegato dal cosiddetto effetto Von Restorff, che consiste nella tendenza del nostro cervello a memorizzare ciò che è inconsueto.
Nell'uso di queste tecniche, c’è uno strumento potente, perché si rivolge agli istinti: le immagini.
Con quali tipi di immagini sarai più efficace? E come un oratore potrebbe gestirle tutte insieme, per suscitare una determinata reazione del pubblico?
Con la tecnica degli immaginari visivi.
E ti spiego cosa sono, nell'audio di seguito.
Recentemente, ho spiegato gli immaginari visivi in due interventi: uno ad un Club Toastmasters, l'altro per degli oratori di un TEDx.
Introdotto dalla voce di Francesca Gammicchia, mi sentirai qui nella versione breve, quella per il club Toastmasters. Buon ascolto!
Quali immagini ricorrenti evocava Martin Luther King, nel suo famoso discorso "I have a dream"?
I 9 immaginari visivi che sentirai elencare nell'audio:
Per ognuno di essi, ascolterai degli esempi di come i brand li usano.