Le 5 abilità della comunicazione efficace

Scritto da
Nicola Di Grazia
Data:
12/05/2019

Comunicare con efficacia richiede 5 abilità. Ed ognuna di queste ha dentro di se un "universo".

  1. La comunicazione verbale.
  2. La comunicazione non verbale.
  3. La comunicazione scritta.
  4. La comunicazione visiva.
  5. L'ascolto attivo.

Di seguito, cerchiamo di dare almeno le principali coordinate per muoversi in questi universi comunicativi.

1) La comunicazione verbale

La capacità di parlare in pubblico in modo chiaro, conciso, carismatico.

Esistono 4 tipi di comunicazione verbale:

  1. Comunicazione intrapersonale: è la comunicazione verbale privata. In altre parole, si tratta delle conversazioni silenziose che facciamo con noi stessi.  In mancanza di questo tipo di comunicazione, sarà estremamente difficile elaborare conversazioni sincere, uniche ed etiche con gli altri.
  2. Comunicazione interpersonale: è la classica conversazione tra 2 persone. Ogni persona svolgerà il ruolo del mittente e del destinatario, alternandosi. Sopratutto in questi contesti è importante essere assertivi e restituire all'altro opinioni sincere, feedback precisi.
  3. Comunicazione in piccoli gruppi: questa forma di comunicazione avviene quando ci sono più di due persone coinvolte. In questo tipo di comunicazione, rientra una riunione aziendale, una conferenza stampa, in cui è stabilito, a turno, chi può parlare.
  4. Comunicazione pubblica: questa forma di comunicazione si verifica quando un solo individuo si rivolge a un ampia platea di persone. Dunque c'è un solo mittente e diversi destinatari: è il, cosiddetto, public speaking, che avviene in un evento-conferenza o in una campagna elettorale.

2) La comunicazione non verbale

La capacità di avere un linguaggio del corpo espressivo, abbinato ad un sapiente uso della voce (pause, tono, enfasi...). Il non verbale non è legato a qualcosa di visivo (o para verbale), piuttosto il non verbale indica il modo in cui diciamo qualcosa.

In letteratura, il livello non verbale, si esprime nel "tono di voce" (testo formale, colloquiale, tecnico, ecc.) o l'uso della punteggiatura. Molti scrittori ne hanno fatto un loro segno autoriale; come José Saramago, che scriveva dialoghi privi di virgolette e del punto interrogativo nelle domande.

3) La comunicazione scritta

La comunicazione efficace inizia dalla scrittura: prima di un discorso in pubblico, di un film, di una storia raccontata, c’è la capacità di scrivere con organizzazione, chiarezza, creatività e figure retoriche (metafore, allitterazioni, ecc.).

I canali più ricorrenti della comunicazione scritta sono:

  • Gli opuscoli, detti anche volantini di pubblicità.
  • Le lettere.
  • Giornali e riviste.
  • Le e-mail: potrebbero essere definite come “lettere digitali moderne”.
  • I libri. E grazie al suo utilizzo, è stato possibile diffondere la conoscenza a diverse generazioni.
  • I social network.
  • I siti web e blog.

Il modo di scrivere in ogni canale cambia profondamente.
Ad esempio, scrivere per un blog, presuppone la conoscenza delle regole della SEO. E scrivere una notizia su un giornale presuppone che si conosca la regola delle 5W (si risponde alle domande What – Che cosa, Who – Chi, Where – Dove, When – Quando, Why – Perché).

Detto in altre parole:  "il mezzo è il messaggio". Questo era il pensiero di Marshall McLuhan: ovvero, il mezzo stesso di comunicazione è in sé la comunicazione, assumendo maggiore importanza del testo scritto che si vuole trasmettere.

4) La comunicazione visiva

Aristotele, nel IV secolo a.C., ha affermato che la comunicazione visiva è la più importante, perché è la vista il senso più importante, quello che ci permette di conoscere meglio il mondo.

La comunicazione visiva può avvenire attraverso diversi strumenti quali la fotografia, la grafica, la pittura, il modo di vestirsi, i caratteri di scrittura (come nell'esempio sotto) e i video.

Nella comunicazione visiva si deve comprendere come la mente umana si relaziona ai colori, agli oggetti e alle forme. Ed in questa comprensione, è utile conoscere i 7 principi della Gestalt.

gestalt

Essi rappresentano le leggi percettive, che descrivono come gli esseri umani organizzano e interpretano degli elementi visivi.

5) L'ascolto attivo

Dobbiamo saper ascoltare, per capire come comunicare al meglio con l'altro. Senza una forte capacità di ascolto, qualsiasi sforzo di comunicazione sarà unidirezionale.

L'ascolto attivo, richiede:

  • Ascoltare con segni visibili di attenzione, cioè guardalo negli occhi mentre parla.
  • Sospendere il proprio giudizio interno e resistere alla tentazione di interrompere.
  • Attenzione a ciò che viene detto e a come viene detto (cosa sta dicendo il tono della voce del mittente?)
  • Prendere appunti, per poter replicare con precisione.
  • In contesti tra 2 o poche persone, riformulare, ogni tanto, le affermazioni chiave del mittente, chiedendogli: "se ho capito bene hai detto ...".

Comunicazione e marketing

Da questi 5 punti si evince che marketing e comunicazione sono legati, ma non sono la stessa cosa.

Il marketing si occupa delle 4P (il prodotto, il prezzo, il place - il luogo dove si distribuisce - , la pubblicità). Ed è la quarta P  del marketing - la pubblicità, la comunicazione del prodotto - che richiede di possedere queste 5 abilità della comunicazione: chi redige un piano di marketing, infatti, può anche non conoscere i principi della Gestalt o l'uso delle figure retoriche.

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